Premium pages left without account:

Auction archive: Lot number 228

VERINI, Giovanni Battista. Incipit liber primus elementorum litterarum Ioannis Baptistae de Verinis Florentini nouiter impressus. ... [Toscolano: Alessandro Paganini, circa 1527?].

Auction 16.06.2005
16 Jun 2005
Estimate
€60,000 - €80,000
ca. US$72,989 - US$97,319
Price realised:
€55,800
ca. US$67,880
Auction archive: Lot number 228

VERINI, Giovanni Battista. Incipit liber primus elementorum litterarum Ioannis Baptistae de Verinis Florentini nouiter impressus. ... [Toscolano: Alessandro Paganini, circa 1527?].

Auction 16.06.2005
16 Jun 2005
Estimate
€60,000 - €80,000
ca. US$72,989 - US$97,319
Price realised:
€55,800
ca. US$67,880
Beschreibung:

VERINI, Giovanni Battista Incipit liber primus elementorum litterarum Ioannis Baptistae de Verinis Florentini nouiter impressus. ... [Toscolano: Alessandro Paganini, circa 1527?]. 4 parti in un volume. 4° (205 x 140mm). 64 cc. Quattro frontespizi entro bordure xilografiche a bianchi girari su sfondo nero, legno raffigurante una mano che scrive con una penna a punta mozza, innumerevoli incisioni raffiguranti lettere gotiche, romane e varie, in fine volume mostre di differenti grafie incise su blocchi di legno con a fronte serie alfabetica di grandi capitali gotiche (delicato restauro antico al frontespizio, con perdita di tre lettere.) Legatura del sec.XX in marocchino bordeaux con doppia cornice dorata ai piatti e titolo in oro al dorso. Ex libris Landau, 8194. MANUALE DI CALLIGRAFIA DI STRAORDINARIA RARITÀ, non apparso sul mercato da decenni, uno dei più bei LIBRI RINASCIMENTALI DI DISEGNO DELLE LETTERE nella copia perfetta LANDAU. L'opera si compone di 4 sezioni: "Nel primo se insegna la litera moderna [gotica] con la penna per praticha et ragione. Nel secondo si dimostra la Moderna cavare col sesto per geometricha ragione et con grandissima brevita. Nel terzo si dimostra la litera anticha [romano] per geometricha ragione. Nel quarto et ultimo si dimostra maiuschule Moderne con altre litere", Proemium , c.A2r. Sulla scorta di Pacioli, Verini insegna a disegnare le lettere dei vari alfabeti secondo geometriche proporzioni nei primi tre libri; nel quarto presenta una serie di mostre di scritture cancelleresche e mercantesche, con a fronte un alfabeto gotico maiuscolo di lettere "a groppi". Giovambattista Verini, "professore de modo scribendi", svolse la sua attività come libraio sia a Firenze ("merchatante de libri in Firenze", così si dichiara a c.60r) che a Milano, al Malcantone. Citato da Gesner e Doni, in entrambe le edizioni della Libraria , fu anche poeta apprezzato alla sua epoca, tanto da comparire in varie bibliografie con diversi titoli di raccolte amorose. A lungo dimenticato come autore del Luminario , venne riscoperto nell'Ottocento da Giacomo Manzoni e soprattutto da Stanley Morison che, nel 1947, curò l'edizione del terzo libro con una ricca introduzione e versione inglese. Uscita intorno al 1527, l'opera si collocava sulla scia di una concentrata produzione di manuali di calligrafia che, tra il 1514 e il 1525, avevano pervaso il mercato: la Theorica e pratica di S.Fanti (1514), La Operina da imparare a scrivere littera Cancellerescha e Il modo de temperare le penne con le varie sorte di lettere di Ludovico degli Arrighi (1522 e 1523), l'opera di Giovanni A.Tagliente e Il modo de imparare di scrivere lettera merchantesca di E.Celebrino (1525). Ma il Verini seppe andar oltre, fondendo le regole tradizionali del disegno delle lettere "per geometrica ragione" con la pratica delle scritture d'uso più recenti, ovvero la cancelleresca e la mercantesca. Un intento divulgativo e semplificativo muoveva Verini, tali da rendere il Luminario ben più accessibile e vivo rispetto ai suoi dotti modelli. Ma non mancano spunti di assoluta originalità, soprattutto nel trattamento dedicato alla lettera moderna, vale a dire la gotica: "nel disegno e nei precetti del Verini possiamo ancora ravvisare immutato il ductus dell'epoca gotica" (Casamassima, p.29). L'interesse del Luminario è dunque proprio nella sua feconda e analitica trattazione dei due sistemi grafici, che esprimono due diverse concezioni della scrittura: quella rappresentata dalla riforma scrittoria umanistica e quella della tradizione grafica tardogotica, illustrate senza operare una scelta ma divulgate con semplicità e immediatezza. Solo un rimpianto, appena accennato, nella triste previsione della scomparsa della scrittura più antica: "Usasi questa litera Moderna affare Graduali et Antiphonarii ma la presente mi pare se usi pocho: et la causa sia per questa benedetta stampa che ha guasta si nobile et si bella virtu. Et Dio voglia che io non dichi la verita, che mi d

Auction archive: Lot number 228
Auction:
Datum:
16 Jun 2005
Auction house:
Christie's
Rome
Beschreibung:

VERINI, Giovanni Battista Incipit liber primus elementorum litterarum Ioannis Baptistae de Verinis Florentini nouiter impressus. ... [Toscolano: Alessandro Paganini, circa 1527?]. 4 parti in un volume. 4° (205 x 140mm). 64 cc. Quattro frontespizi entro bordure xilografiche a bianchi girari su sfondo nero, legno raffigurante una mano che scrive con una penna a punta mozza, innumerevoli incisioni raffiguranti lettere gotiche, romane e varie, in fine volume mostre di differenti grafie incise su blocchi di legno con a fronte serie alfabetica di grandi capitali gotiche (delicato restauro antico al frontespizio, con perdita di tre lettere.) Legatura del sec.XX in marocchino bordeaux con doppia cornice dorata ai piatti e titolo in oro al dorso. Ex libris Landau, 8194. MANUALE DI CALLIGRAFIA DI STRAORDINARIA RARITÀ, non apparso sul mercato da decenni, uno dei più bei LIBRI RINASCIMENTALI DI DISEGNO DELLE LETTERE nella copia perfetta LANDAU. L'opera si compone di 4 sezioni: "Nel primo se insegna la litera moderna [gotica] con la penna per praticha et ragione. Nel secondo si dimostra la Moderna cavare col sesto per geometricha ragione et con grandissima brevita. Nel terzo si dimostra la litera anticha [romano] per geometricha ragione. Nel quarto et ultimo si dimostra maiuschule Moderne con altre litere", Proemium , c.A2r. Sulla scorta di Pacioli, Verini insegna a disegnare le lettere dei vari alfabeti secondo geometriche proporzioni nei primi tre libri; nel quarto presenta una serie di mostre di scritture cancelleresche e mercantesche, con a fronte un alfabeto gotico maiuscolo di lettere "a groppi". Giovambattista Verini, "professore de modo scribendi", svolse la sua attività come libraio sia a Firenze ("merchatante de libri in Firenze", così si dichiara a c.60r) che a Milano, al Malcantone. Citato da Gesner e Doni, in entrambe le edizioni della Libraria , fu anche poeta apprezzato alla sua epoca, tanto da comparire in varie bibliografie con diversi titoli di raccolte amorose. A lungo dimenticato come autore del Luminario , venne riscoperto nell'Ottocento da Giacomo Manzoni e soprattutto da Stanley Morison che, nel 1947, curò l'edizione del terzo libro con una ricca introduzione e versione inglese. Uscita intorno al 1527, l'opera si collocava sulla scia di una concentrata produzione di manuali di calligrafia che, tra il 1514 e il 1525, avevano pervaso il mercato: la Theorica e pratica di S.Fanti (1514), La Operina da imparare a scrivere littera Cancellerescha e Il modo de temperare le penne con le varie sorte di lettere di Ludovico degli Arrighi (1522 e 1523), l'opera di Giovanni A.Tagliente e Il modo de imparare di scrivere lettera merchantesca di E.Celebrino (1525). Ma il Verini seppe andar oltre, fondendo le regole tradizionali del disegno delle lettere "per geometrica ragione" con la pratica delle scritture d'uso più recenti, ovvero la cancelleresca e la mercantesca. Un intento divulgativo e semplificativo muoveva Verini, tali da rendere il Luminario ben più accessibile e vivo rispetto ai suoi dotti modelli. Ma non mancano spunti di assoluta originalità, soprattutto nel trattamento dedicato alla lettera moderna, vale a dire la gotica: "nel disegno e nei precetti del Verini possiamo ancora ravvisare immutato il ductus dell'epoca gotica" (Casamassima, p.29). L'interesse del Luminario è dunque proprio nella sua feconda e analitica trattazione dei due sistemi grafici, che esprimono due diverse concezioni della scrittura: quella rappresentata dalla riforma scrittoria umanistica e quella della tradizione grafica tardogotica, illustrate senza operare una scelta ma divulgate con semplicità e immediatezza. Solo un rimpianto, appena accennato, nella triste previsione della scomparsa della scrittura più antica: "Usasi questa litera Moderna affare Graduali et Antiphonarii ma la presente mi pare se usi pocho: et la causa sia per questa benedetta stampa che ha guasta si nobile et si bella virtu. Et Dio voglia che io non dichi la verita, che mi d

Auction archive: Lot number 228
Auction:
Datum:
16 Jun 2005
Auction house:
Christie's
Rome
Try LotSearch

Try LotSearch and its premium features for 7 days - without any costs!

  • Search lots and bid
  • Price database and artist analysis
  • Alerts for your searches
Create an alert now!

Be notified automatically about new items in upcoming auctions.

Create an alert