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Auction archive: Lot number 23

Scultura in marmo raffigurante l’allegoria della Carita’ Scultore spagnolo attivo a Napoli nella prima ...

Estimate
€5,500 - €6,500
ca. US$6,159 - US$7,278
Price realised:
€6,000
ca. US$6,719
Auction archive: Lot number 23

Scultura in marmo raffigurante l’allegoria della Carita’ Scultore spagnolo attivo a Napoli nella prima ...

Estimate
€5,500 - €6,500
ca. US$6,159 - US$7,278
Price realised:
€6,000
ca. US$6,719
Beschreibung:

Lot 23 Scultura in marmo raffigurante l’allegoria della Carita’ Scultore spagnolo attivo a Napoli nella prima metà del XVI secolo cm 20x20x55La scultura raffigura una donna forte e certa, stante, con in braccio un fanciullo ed un secondo tenuto per mano. Non ci sono dubbi che la raffigurazione si riferisca alla virtu’ della Carità. Questa personificazione fu utilizzata a partire dal XVI secolo per decorare i monumenti funebri dei grandi uomini politici e di Chiesa, a significare la loro propensione a lavorare per il bene della società in cui operavano. Soprattutto nella scultura del Regno di Napoli se ne trovano molti esempi: la maggior parte di queste hanno dentro un’impronta classica molto forte. La nostra scultura tuttavia presenta una spinta creativa ulteriore: le forme dense del panneggio e la potenza delle membra, tipicamente manieristiche, fanno infatti pensare anche a quella parte di scultura spagnola, che proprio grazie al manierismo italiano ha poi raggiunto i suoi apici. Due dei suoi protagonisti pirincipali, Bartolomé Ordonez e Diego de Siloe hanno vissuto molto tempo a Napoli all’inizio del secolo, entrando in contatto con il mondo degli scultori Lombardi e toscani che a Napoli come loro lavoravano. In pittura un’esperienza analoga stava accadendo a Pietro Machuca nella Roma di Raffaello. Di mano dello stesso Bartolomé Ordonez sono alcune sculture che ricordano la nostra: su tutte il San Matteo della Chiesa di San Pietro Martire a Napoli. Altre Carità dello stesso autore si possono trovare in Spagna: quella del sepolcro di Bernat Vilamri a Monserrat, e la Madonna con Bambino della cattedrale di Zamora (di ispirazione quasi gaginesca). Cfr. F.Abbate, La scultura napoletana del cinquecento, 1992, pp. 103-110, tavv. 92-93; 96 R. Naldi, Girolamo Santacroce 1997, pp. 13-17, tavv. 3, 5, 46

Auction archive: Lot number 23
Auction:
Datum:
14 Jun 2017
Auction house:
Cambi Casa d'Aste
Castello Mackenzie Mura di san Bartolomeo 16c 16
16122 Genova
Italy
info@cambiaste.com
+39 010 8395029
+39 010 879482
Beschreibung:

Lot 23 Scultura in marmo raffigurante l’allegoria della Carita’ Scultore spagnolo attivo a Napoli nella prima metà del XVI secolo cm 20x20x55La scultura raffigura una donna forte e certa, stante, con in braccio un fanciullo ed un secondo tenuto per mano. Non ci sono dubbi che la raffigurazione si riferisca alla virtu’ della Carità. Questa personificazione fu utilizzata a partire dal XVI secolo per decorare i monumenti funebri dei grandi uomini politici e di Chiesa, a significare la loro propensione a lavorare per il bene della società in cui operavano. Soprattutto nella scultura del Regno di Napoli se ne trovano molti esempi: la maggior parte di queste hanno dentro un’impronta classica molto forte. La nostra scultura tuttavia presenta una spinta creativa ulteriore: le forme dense del panneggio e la potenza delle membra, tipicamente manieristiche, fanno infatti pensare anche a quella parte di scultura spagnola, che proprio grazie al manierismo italiano ha poi raggiunto i suoi apici. Due dei suoi protagonisti pirincipali, Bartolomé Ordonez e Diego de Siloe hanno vissuto molto tempo a Napoli all’inizio del secolo, entrando in contatto con il mondo degli scultori Lombardi e toscani che a Napoli come loro lavoravano. In pittura un’esperienza analoga stava accadendo a Pietro Machuca nella Roma di Raffaello. Di mano dello stesso Bartolomé Ordonez sono alcune sculture che ricordano la nostra: su tutte il San Matteo della Chiesa di San Pietro Martire a Napoli. Altre Carità dello stesso autore si possono trovare in Spagna: quella del sepolcro di Bernat Vilamri a Monserrat, e la Madonna con Bambino della cattedrale di Zamora (di ispirazione quasi gaginesca). Cfr. F.Abbate, La scultura napoletana del cinquecento, 1992, pp. 103-110, tavv. 92-93; 96 R. Naldi, Girolamo Santacroce 1997, pp. 13-17, tavv. 3, 5, 46

Auction archive: Lot number 23
Auction:
Datum:
14 Jun 2017
Auction house:
Cambi Casa d'Aste
Castello Mackenzie Mura di san Bartolomeo 16c 16
16122 Genova
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