PUCCINI, Giacomo. Il tabarro - Suor Angelica - Gianni Schicchi , riduzione per canto e pianoforte di Carlo Carignani, Milano, Ricordi, 1918 (pp. 403 4 o , legatura originale tutta tale con frontespizio e coperta inc., di Guido Marussig; legatura, peraltro, rovinata al dorso): dedica autografa firmata del compositore ( Roma 1919 ). Questa edizione del "Trittico" pucciniano fa parte di una ricchissima raccolta di edizioni di melodrammi, italiani e stranieri, in partitura completa o, più spesso, in riduzioni per canto e pianoforte, e di altri spartiti (non manca una scelta sezioncina di fortunati titoli didattici che restituiscono per intero atmosfere musicali domestiche di un'epoca irrimediabilmente perenta). Fra i titoli di questa ricca collezione, oltre al repertorio più comune, anche autentiche rarità: dalla Regina di Saba di Goldmark al Guarany di Gomes, da Isabeau , Rantzau , Pinotta , Lodoletta e Amica di Mascagni al Ruy Blas di Marchetti, dalle Donne curiose di Wolf-Ferrari al Bravo di Mercadante, dal Frate sole di Mancinelli dal Violino magico di Seybold, dai Compagnacci di Riccitelli a Zampa di Herold, da Marcella di Giordano a Zazà di Leoncavallo. In totale, la raccolta comprende circa 150 tra volumi e fascicoli, è composta per lo più da prime edizioni, e spesso è arricchita da cimeli e documenti (la partitura di Tosca , per esempio, reca allegato il manifesto originale della prima rappresentazione, del 1900) che ne fanno un insostituibile spaccato di un tempo in cui la musica - e l'opera in particolare - era, in tante case italiane, una presenza viva, quotidiana, famigliare.
PUCCINI, Giacomo. Il tabarro - Suor Angelica - Gianni Schicchi , riduzione per canto e pianoforte di Carlo Carignani, Milano, Ricordi, 1918 (pp. 403 4 o , legatura originale tutta tale con frontespizio e coperta inc., di Guido Marussig; legatura, peraltro, rovinata al dorso): dedica autografa firmata del compositore ( Roma 1919 ). Questa edizione del "Trittico" pucciniano fa parte di una ricchissima raccolta di edizioni di melodrammi, italiani e stranieri, in partitura completa o, più spesso, in riduzioni per canto e pianoforte, e di altri spartiti (non manca una scelta sezioncina di fortunati titoli didattici che restituiscono per intero atmosfere musicali domestiche di un'epoca irrimediabilmente perenta). Fra i titoli di questa ricca collezione, oltre al repertorio più comune, anche autentiche rarità: dalla Regina di Saba di Goldmark al Guarany di Gomes, da Isabeau , Rantzau , Pinotta , Lodoletta e Amica di Mascagni al Ruy Blas di Marchetti, dalle Donne curiose di Wolf-Ferrari al Bravo di Mercadante, dal Frate sole di Mancinelli dal Violino magico di Seybold, dai Compagnacci di Riccitelli a Zampa di Herold, da Marcella di Giordano a Zazà di Leoncavallo. In totale, la raccolta comprende circa 150 tra volumi e fascicoli, è composta per lo più da prime edizioni, e spesso è arricchita da cimeli e documenti (la partitura di Tosca , per esempio, reca allegato il manifesto originale della prima rappresentazione, del 1900) che ne fanno un insostituibile spaccato di un tempo in cui la musica - e l'opera in particolare - era, in tante case italiane, una presenza viva, quotidiana, famigliare.
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