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Auktionsarchiv: Los-Nr. 37

Physics Manuscript of XVIII Century. [BENVENUTI] - BOSCOVICH. Institutiones Physicae

Schätzpreis
3.000 € - 4.000 €
ca. 3.099 $ - 4.132 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Auktionsarchiv: Los-Nr. 37

Physics Manuscript of XVIII Century. [BENVENUTI] - BOSCOVICH. Institutiones Physicae

Schätzpreis
3.000 € - 4.000 €
ca. 3.099 $ - 4.132 $
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n. a.
Beschreibung:

Physics Manuscript of XVIII Century. [BENVENUTI] - BOSCOVICH. Institutiones Physicae. BENVENUTI, Carlo [Attribuito a] - BOSCOVICH, Roger Joseph. Institutiones Physicae. Manoscritto, seconda metà XVIII secolo 4to piccolo. 185x130 mm. Legatura coeva piena pergamena rigida, tagli marmorizzati. Su carta forte vergata con filigrana. Carte 216 non numerate, comprese le bianche 120, 200-203, 4 tavole ripiegate fuori testo con diagrammi e figure geometriche. Il trattato, fino a carta 199, è ripartito in Capitoli, Proposizioni, Corollari, e si compone di 144 Paragrafi. Seguono, dopo 4 carte bianche e 3 Tavole ripiegate, 13 Carte con altri brevi capitoli fra cui “Appendix ubi de creatione ex nihilo in quaestione saltus”; alla fine un’altra tavola ripiegata. Scrittura in nitido corsivo, inchiostro nero. Da carta 73 a 81 calligrafia con caratteri più piccoli e più rapidi, ma che sembrano essere della stessa mano; queste carte sono state rifilate nel margine inferiore. La filigrana "Colomba su un trimonte e lettere E I entro cerchio singolo sormontato da lettera F” si vede chiaramente nelle tavole ripiegate: è pressoché identica a una filigrana bolognese di un’opera del 1690. Nel primo foglio di guardia un’iscrizione di tre righe è stata cancellata, in epoca antica, con inchiostro nero: si riesce a intravvedere, nella seconda riga, “Institutiones Physicae”. Le altre parole non sono leggibili. Ottimo stato di conservazione. Inc. “Absolutis magna ex parte logicis Institutionibus, physicam facultatem aggredior, quae, ut nomine suo prefert, naturae scrutatrix est.” Expl. “Nam transitus ille debet haberi alicubi in aliqua particula”. Conclude la breve aggiunta che riguarda la composizione dei corpi e i punti indivisibili e inestesi. Importante trattato di Fisica che, con riferimenti precisi a Roger Joseph Boscovich, tratta della composizione dei corpi ed esamina con molta competenza l’atomismo. L’Autore, con molta probabilità un Padre Gesuita, propone, richiamandosi ad Aristotele, un sistema che accordi Newton e Leibniz (c. 85 ‘Sistema inter Newtonianum et Leibnitianum mediano, atque de utroque partecipans, ac praeterea componibile cum Sistemate Aristotelis. Habet ex Newtoniano sistemate vires mutuas et Leibnitiano puncta indivisibilia videbitis olim, quomoso ab utroque’), e utilizza a questo scopo la teoria di Boscovich, che viene citato spesso. Alla carta 152, una dissertazione sulla ‘vis repulsiva’ di cui Boscovich tratta nella Theoria Philosophiae Naturalis; da carta 179 una lunga trattazione che riguarda materia come una serie di punti discontinui indivisibili, “Corpora constant punctis prorfus indivisibilibus inextentis, atque a se invicem distantibus”. Edwards: “[Boscovich's theory of matter] was widely studied, and Michael Faraday, Sir William Hamilton James Clerk Maxwell, and Lord Kelvin (to mention only English scientists) stressed the theoretical advantage of the Boscovichian atom over rigid atoms. In any case, Boscovich's work marked an important stage in the history of our ideas about the universe, and his system will remain the paradigm of the theory of point particles.” Il testo è scritto in prima persona, a cominciare dall’incipit in cui l’Autore annuncia che, avendo in gran parte trattato delle istituzioni logiche ‘attacca’ la ‘facoltà fisica’. Alcuni capoversi cominciano con “nego”, alla carta 36 verso, nel capitolo che tratta del moto, il paragrafo 22 inizia con “Iam dico velocitatem absolutam a nobis definiti non posse” Alla carta 2r è nominato ‘Iuvenis Aloysius Gonzaga’, gesuita canonizzato nel 1726; al verso dichiara Aristotele il più celebre e sapiente tra i fisici antichi. Sono poi citati, come autori di riferimento indispensabili; Galilei, Descartes, Gassendi, Torricelli, Francesco Maria Grimaldi, Boyle, Emmanuel Maignan Marcello Malpighi, John Keill, Willem Jacob 's Gravesande e Isaac Newton, “philosophorum Princeps”. Dalla carta 50 una trattazione di ottica con riferimento all’illustrazione figurata nella prima tavo

Auktionsarchiv: Los-Nr. 37
Auktion:
Datum:
11.02.2025
Auktionshaus:
BADO E MART AUCTIONS
Via Dei Soncin, 25
35122 PADOVA
Italien
info@badoemart.it
+39 049 875 5317
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Beschreibung:

Physics Manuscript of XVIII Century. [BENVENUTI] - BOSCOVICH. Institutiones Physicae. BENVENUTI, Carlo [Attribuito a] - BOSCOVICH, Roger Joseph. Institutiones Physicae. Manoscritto, seconda metà XVIII secolo 4to piccolo. 185x130 mm. Legatura coeva piena pergamena rigida, tagli marmorizzati. Su carta forte vergata con filigrana. Carte 216 non numerate, comprese le bianche 120, 200-203, 4 tavole ripiegate fuori testo con diagrammi e figure geometriche. Il trattato, fino a carta 199, è ripartito in Capitoli, Proposizioni, Corollari, e si compone di 144 Paragrafi. Seguono, dopo 4 carte bianche e 3 Tavole ripiegate, 13 Carte con altri brevi capitoli fra cui “Appendix ubi de creatione ex nihilo in quaestione saltus”; alla fine un’altra tavola ripiegata. Scrittura in nitido corsivo, inchiostro nero. Da carta 73 a 81 calligrafia con caratteri più piccoli e più rapidi, ma che sembrano essere della stessa mano; queste carte sono state rifilate nel margine inferiore. La filigrana "Colomba su un trimonte e lettere E I entro cerchio singolo sormontato da lettera F” si vede chiaramente nelle tavole ripiegate: è pressoché identica a una filigrana bolognese di un’opera del 1690. Nel primo foglio di guardia un’iscrizione di tre righe è stata cancellata, in epoca antica, con inchiostro nero: si riesce a intravvedere, nella seconda riga, “Institutiones Physicae”. Le altre parole non sono leggibili. Ottimo stato di conservazione. Inc. “Absolutis magna ex parte logicis Institutionibus, physicam facultatem aggredior, quae, ut nomine suo prefert, naturae scrutatrix est.” Expl. “Nam transitus ille debet haberi alicubi in aliqua particula”. Conclude la breve aggiunta che riguarda la composizione dei corpi e i punti indivisibili e inestesi. Importante trattato di Fisica che, con riferimenti precisi a Roger Joseph Boscovich, tratta della composizione dei corpi ed esamina con molta competenza l’atomismo. L’Autore, con molta probabilità un Padre Gesuita, propone, richiamandosi ad Aristotele, un sistema che accordi Newton e Leibniz (c. 85 ‘Sistema inter Newtonianum et Leibnitianum mediano, atque de utroque partecipans, ac praeterea componibile cum Sistemate Aristotelis. Habet ex Newtoniano sistemate vires mutuas et Leibnitiano puncta indivisibilia videbitis olim, quomoso ab utroque’), e utilizza a questo scopo la teoria di Boscovich, che viene citato spesso. Alla carta 152, una dissertazione sulla ‘vis repulsiva’ di cui Boscovich tratta nella Theoria Philosophiae Naturalis; da carta 179 una lunga trattazione che riguarda materia come una serie di punti discontinui indivisibili, “Corpora constant punctis prorfus indivisibilibus inextentis, atque a se invicem distantibus”. Edwards: “[Boscovich's theory of matter] was widely studied, and Michael Faraday, Sir William Hamilton James Clerk Maxwell, and Lord Kelvin (to mention only English scientists) stressed the theoretical advantage of the Boscovichian atom over rigid atoms. In any case, Boscovich's work marked an important stage in the history of our ideas about the universe, and his system will remain the paradigm of the theory of point particles.” Il testo è scritto in prima persona, a cominciare dall’incipit in cui l’Autore annuncia che, avendo in gran parte trattato delle istituzioni logiche ‘attacca’ la ‘facoltà fisica’. Alcuni capoversi cominciano con “nego”, alla carta 36 verso, nel capitolo che tratta del moto, il paragrafo 22 inizia con “Iam dico velocitatem absolutam a nobis definiti non posse” Alla carta 2r è nominato ‘Iuvenis Aloysius Gonzaga’, gesuita canonizzato nel 1726; al verso dichiara Aristotele il più celebre e sapiente tra i fisici antichi. Sono poi citati, come autori di riferimento indispensabili; Galilei, Descartes, Gassendi, Torricelli, Francesco Maria Grimaldi, Boyle, Emmanuel Maignan Marcello Malpighi, John Keill, Willem Jacob 's Gravesande e Isaac Newton, “philosophorum Princeps”. Dalla carta 50 una trattazione di ottica con riferimento all’illustrazione figurata nella prima tavo

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