PESSUTI Gioacchino. Descrizione maneggio ed usi del Teodolito istrumento più di qualunque altro sicuro spedito ed universale per tutte le occorrenze di un ingegnere. Roma, Zempel, 1794. In-8vo mm. 220 x 140, pp. 139 con una bella tav. in rame ripiegata f.t. al termine raffigurante il Teodolite. Leg. mezza pelle primo '800, titolo in oro al dorso. Qualche fioritura, ma buon es.
Prima edizione di questa monografia che descrive il Teodolite costruito, sotto la direzione dello stesso Pessuti, dal "macchinista" dell'Archiginnasio Giuliano Venturini, su commessa del cardinale Fabrizio Ruffo, per i lavori di fortificazione del porto di Civitavecchia. A detta dell'autore, si tratta della prima realizzazione di tal fatta eseguita in Italia, nonché la prima esatta descrizione del Teodolite pubblicata in Italia, sulla scorta di quella pubblicata da Adams a Londra nel 1793. Interessante la incisione raffigurante lo strumento. Gioacchino Pessuti [1743-1814], ingegnere e matematico romano, fu professore di matematiche a Pietroburgo dal 1763 al 1769. Rientrato in Roma, insegnò matematica al Collegio della Sapienza. Poggendorff, II/col. 411; Zeitlinger, n. 13146. Non cit. dal Riccardi.
PESSUTI Gioacchino. Descrizione maneggio ed usi del Teodolito istrumento più di qualunque altro sicuro spedito ed universale per tutte le occorrenze di un ingegnere. Roma, Zempel, 1794. In-8vo mm. 220 x 140, pp. 139 con una bella tav. in rame ripiegata f.t. al termine raffigurante il Teodolite. Leg. mezza pelle primo '800, titolo in oro al dorso. Qualche fioritura, ma buon es.
Prima edizione di questa monografia che descrive il Teodolite costruito, sotto la direzione dello stesso Pessuti, dal "macchinista" dell'Archiginnasio Giuliano Venturini, su commessa del cardinale Fabrizio Ruffo, per i lavori di fortificazione del porto di Civitavecchia. A detta dell'autore, si tratta della prima realizzazione di tal fatta eseguita in Italia, nonché la prima esatta descrizione del Teodolite pubblicata in Italia, sulla scorta di quella pubblicata da Adams a Londra nel 1793. Interessante la incisione raffigurante lo strumento. Gioacchino Pessuti [1743-1814], ingegnere e matematico romano, fu professore di matematiche a Pietroburgo dal 1763 al 1769. Rientrato in Roma, insegnò matematica al Collegio della Sapienza. Poggendorff, II/col. 411; Zeitlinger, n. 13146. Non cit. dal Riccardi.
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