Mattioli Pietro Andrea De plantis epitome utilissima, Petri Andreae Matthioli Senensis, medici excellentissimi, et Novis iconibus et descriptionibus pluribus nunc primum diligenter aucta, a d. Ioachimo Camerario medico. Francofurti ad Mœnum: [Johann Feyerabend], 1586. Due parti in un volume in-4° (mm 219x172). Pagine [12], 1003 (alcune carte posposte), [29] (contenenti, con frontespizio proprio, l'Iter Baldi Civitatis Veronae Monti). Marca tipografica, incisa su legno, al frontespizio e numerosissime illustrazioni xilografiche nel testo. Piccola gora al margine esterno di qualche carta ma buon esemplare. Legatura coeva in pergamena semifloscia, titoli manoscritti al dorso. Al recto della carta di guardia nota di possesso ‘Natalis Garuart’ (?) datata 1663; al verso altre note, tra cui l’ottocentesca ‘F.F. Wenide’, e timbro ‘L. Bailleul Pharmacien a Bergues’. Una nota di possesso al frontespizio, biffata. Prima edizione di quest'opera del Mattioli, corredata dalla magnifica serie di xilografie che dovevano illustrare il grandioso progetto della Historia plantarum di Konrad Gessner. Fu Joachim Camerarius, curatore dell'edizione alla morte del naturalista svizzero, ad introdurre nell'Epitome di Mattioli parte di queste incisioni straordinariamente dettagliate. L'edizione comprende anche il celebre resoconto di alcune spedizioni scientifiche sul Monte Baldo, redatto dal veronese Francesco Calzolari. Durling, 3029; Hunt, 153; Johnston, 128; Nissen, 1308.
Mattioli Pietro Andrea De plantis epitome utilissima, Petri Andreae Matthioli Senensis, medici excellentissimi, et Novis iconibus et descriptionibus pluribus nunc primum diligenter aucta, a d. Ioachimo Camerario medico. Francofurti ad Mœnum: [Johann Feyerabend], 1586. Due parti in un volume in-4° (mm 219x172). Pagine [12], 1003 (alcune carte posposte), [29] (contenenti, con frontespizio proprio, l'Iter Baldi Civitatis Veronae Monti). Marca tipografica, incisa su legno, al frontespizio e numerosissime illustrazioni xilografiche nel testo. Piccola gora al margine esterno di qualche carta ma buon esemplare. Legatura coeva in pergamena semifloscia, titoli manoscritti al dorso. Al recto della carta di guardia nota di possesso ‘Natalis Garuart’ (?) datata 1663; al verso altre note, tra cui l’ottocentesca ‘F.F. Wenide’, e timbro ‘L. Bailleul Pharmacien a Bergues’. Una nota di possesso al frontespizio, biffata. Prima edizione di quest'opera del Mattioli, corredata dalla magnifica serie di xilografie che dovevano illustrare il grandioso progetto della Historia plantarum di Konrad Gessner. Fu Joachim Camerarius, curatore dell'edizione alla morte del naturalista svizzero, ad introdurre nell'Epitome di Mattioli parte di queste incisioni straordinariamente dettagliate. L'edizione comprende anche il celebre resoconto di alcune spedizioni scientifiche sul Monte Baldo, redatto dal veronese Francesco Calzolari. Durling, 3029; Hunt, 153; Johnston, 128; Nissen, 1308.
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