Beschreibung:

Mascagni, Pietro - le lettere-appello al Duce di scrittori e artisti del Ventennio costituirono, più che una convenzione, un autentico genere letterario (con tanto di regole, e canone): che attende ancora il suo storico. Qui, la fluviale lettera di Mascagni (dopo il fattaccio di Parigi: il che consente di datare l'episodio al 1927, tra una tournée in Romania e una a Berlino), consistente di qualcosa come 41 pp. in-8 obl. (più due pp. "bis", una intera, l'altra di poche righe), stravolte di correzioni e lezioni alternative, è presente in minuta (i fogli finali sono su carta sottilissima, quasi velina), in tutto il suo splendore retorico (fiorito di irriproducibili adulazioni), la sua proverbiale acrimonia, la sua cruciale incertezza (bisogna pensare che un artista, seppur coccolato dal regime - come fu, ad onta delle sue querimonie, Mascagni - non poteva giocare la carta della lettera-fiume al Duce troppe volte nella sua carriera: così ogni parola doveva essere pesata col bilancino). La mancata rappresentazione parigina di Iris , tra le altre cose (la lettera si spaccia come relazione sul giro rumeno, occasione per autoincensamenti e mille insistenze per la promozione della musica italiana in quel paese, esplicitamente considerato tributario dell'Italia), si scopre essere stata colpa dell'odiatissimo Toscanini, che non avendo accettato di dirigerla ne aveva causato l'esclusione dal cartellone della "Società Universale del Teatro" presso il Teatro degli Champs Elysées , e di Casa Ricordi, sede centrale della Spectre antimascagnana ( Di fronte a queste forze occulte e coalizzate, e di fronte a questa Massoneria musicale che non mi dà quartiere, stimai inutile ogni tentativo di ribellione ). Straordinario.