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Auktionsarchiv: Los-Nr. 19

Livius Titus

Schätzpreis
350 € - 700 €
ca. 375 $ - 751 $
Zuschlagspreis:
800 €
ca. 858 $
Auktionsarchiv: Los-Nr. 19

Livius Titus

Schätzpreis
350 € - 700 €
ca. 375 $ - 751 $
Zuschlagspreis:
800 €
ca. 858 $
Beschreibung:

Livius Titus Historiae Romanae decades. Venezia: Bartolomeo Zani, 20 giugno 1498.. In-folio (mm 285x198). Carte [19] (di 20 manca la prima carta, con intitolazione al recto, e al verso l’epistola dedicatoria di Giovanni Andrea Bussi a Paolo III), 229 (con alcuni errori nella numerazione), [1]. Segnatura: a8 (-a1), b8, c4, d-m8, n-o6, A-I8, K10, aa-hh8 (-hh8). Nel nostro esemplare le carte hh1 e hh8 bianca sono erroneamente legate tra le carte i4 e i5. Testo in carattere romano su 62 linee. Belle iniziali silografiche ornate su fondo nero, alcune su 13 linee; spazi bianchi per capitali, con letterine guida. Discreto esemplare, distacco del bifolio segnato K5 e K6. Diffuse gore e bruniture. Alcuni piccoli fori di tarlo al margine interno bianco. Ampie lacune nella parte superiore delle ultime due carte, con perdita di alcune righe di testo. Rimarginate le ultime tre carte. Legatura tardo ottocentesca in mezza pergamena ad angoli, piatti ricoperti con carta caillouté. Dorso liscio, decorato con fregi in oro, titolo in caratteri dorati su tassello in pelle. Alcune abrasioni ai piatti e ai labbri. Annotazioni e maniculae di due diverse mani, di cui una cinquecentesca. Al margine inferiore della prima carta, l’antica nota di possesso ’Domenicus Barberinus’. Terza edizione curata dall’umanista Marco Antonio Sabellico, e data in precedenza alle stampe nel 1491. Allievo a Roma di Domizio Calderini e Pomponio Leto e dal 1484 residente a Venezia, Sabellico fu autore delle celebri Historiae rerum Venetiarum (1487) nella cui redazione adotta lo schema compositivo liviano, dividendo l’opera in decadi e avviando la narrazione ab Urbe condita. Non stupisce, quindi, che Sabellico abbia scelto di procedere a una nuova edizione delle Historiae Romanae – opera per la prima volta impressa a Roma nel 1469, per i tipi di Sweynheym e Pannartz, e pi˜ù volte riproposta da altri tipografi , e che ritiene essere un insuperato modello storiografico. L’edizione curata da Sabellico “marks a fresh period of Livian studies“ e “reflects the wide interest which scholars were now showing in Roman history as well as the dissatisfaction they felt about the state of the printed text“ (Catalogus translationum et commentariorum, II, Washington 1971, p. 336). HC (Add) 10142; GW M 18498; IGI 5781; Goff L248. Manca alla British Library.

Auktionsarchiv: Los-Nr. 19
Auktion:
Datum:
11.11.2015
Auktionshaus:
Libro Philobiblon S.r.l.
Via Antonio Bertoloni 45
00197 Roma
Italien
info@philobiblon.org
+39 06 45555970
Beschreibung:

Livius Titus Historiae Romanae decades. Venezia: Bartolomeo Zani, 20 giugno 1498.. In-folio (mm 285x198). Carte [19] (di 20 manca la prima carta, con intitolazione al recto, e al verso l’epistola dedicatoria di Giovanni Andrea Bussi a Paolo III), 229 (con alcuni errori nella numerazione), [1]. Segnatura: a8 (-a1), b8, c4, d-m8, n-o6, A-I8, K10, aa-hh8 (-hh8). Nel nostro esemplare le carte hh1 e hh8 bianca sono erroneamente legate tra le carte i4 e i5. Testo in carattere romano su 62 linee. Belle iniziali silografiche ornate su fondo nero, alcune su 13 linee; spazi bianchi per capitali, con letterine guida. Discreto esemplare, distacco del bifolio segnato K5 e K6. Diffuse gore e bruniture. Alcuni piccoli fori di tarlo al margine interno bianco. Ampie lacune nella parte superiore delle ultime due carte, con perdita di alcune righe di testo. Rimarginate le ultime tre carte. Legatura tardo ottocentesca in mezza pergamena ad angoli, piatti ricoperti con carta caillouté. Dorso liscio, decorato con fregi in oro, titolo in caratteri dorati su tassello in pelle. Alcune abrasioni ai piatti e ai labbri. Annotazioni e maniculae di due diverse mani, di cui una cinquecentesca. Al margine inferiore della prima carta, l’antica nota di possesso ’Domenicus Barberinus’. Terza edizione curata dall’umanista Marco Antonio Sabellico, e data in precedenza alle stampe nel 1491. Allievo a Roma di Domizio Calderini e Pomponio Leto e dal 1484 residente a Venezia, Sabellico fu autore delle celebri Historiae rerum Venetiarum (1487) nella cui redazione adotta lo schema compositivo liviano, dividendo l’opera in decadi e avviando la narrazione ab Urbe condita. Non stupisce, quindi, che Sabellico abbia scelto di procedere a una nuova edizione delle Historiae Romanae – opera per la prima volta impressa a Roma nel 1469, per i tipi di Sweynheym e Pannartz, e pi˜ù volte riproposta da altri tipografi , e che ritiene essere un insuperato modello storiografico. L’edizione curata da Sabellico “marks a fresh period of Livian studies“ e “reflects the wide interest which scholars were now showing in Roman history as well as the dissatisfaction they felt about the state of the printed text“ (Catalogus translationum et commentariorum, II, Washington 1971, p. 336). HC (Add) 10142; GW M 18498; IGI 5781; Goff L248. Manca alla British Library.

Auktionsarchiv: Los-Nr. 19
Auktion:
Datum:
11.11.2015
Auktionshaus:
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Via Antonio Bertoloni 45
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Italien
info@philobiblon.org
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