Auktionsarchiv: Los-Nr. 495

GRAZIANI, Rodolfo (1882-1955). Siamo nel 1945. La guerra è appena finita. Tra gli "sconfitti", prigionieri talora illustri e sempre "scomodi" che il nuovo Stato democratico ha il problema di gestire, c'è il generalissimo di Mussolini, l'ex genocida d...

Schätzpreis
Zuschlagspreis:
Auktionsarchiv: Los-Nr. 495

GRAZIANI, Rodolfo (1882-1955). Siamo nel 1945. La guerra è appena finita. Tra gli "sconfitti", prigionieri talora illustri e sempre "scomodi" che il nuovo Stato democratico ha il problema di gestire, c'è il generalissimo di Mussolini, l'ex genocida d...

Schätzpreis
Zuschlagspreis:
Beschreibung:

GRAZIANI, Rodolfo (1882-1955). Siamo nel 1945. La guerra è appena finita. Tra gli "sconfitti", prigionieri talora illustri e sempre "scomodi" che il nuovo Stato democratico ha il problema di gestire, c'è il generalissimo di Mussolini, l'ex genocida dell'Africa Orientale, che durante la R.S.I. si era distinto, dopo essere caduto in disgrazia (nel '40, per i rovesci subiti in Cirenaica di fronte agli inglesi di Montgomery) per lo zelo collaborativo con le truppe naziste, e di conseguenza era assurto rapidamente ai massimi gradi della Repubblica (finì Ministro della Difesa). Durante il processo, il solerte militare scrisse una quantità di memorie difensive, nelle quali precisava un gran numero di particolari, soprattutto relativi allo schieramento delle forze armate da lui comandate. Graziani insiste sull'orientamento difensivo di tali forze, cioè sul loro schieramento (per esempio fra Liguria e Piemonte) per far fronte a eventuali attacchi dalla Francia, da parte delle truppe angloamericane sbarcate nel '44. È evidente il nodo della questione: dimostrare l'importanza di tali (improbabili) compiti difensivi avrebbe smontato le tesi dell'accusa, che puntava l'indice, invece, sulla ben più grave collaborazione dei repubblichini con le SS nella repressione delle forze partigiane. Graziani da un lato contesta vivacemente l'assimilabilità di queste ultime alle altre forze armate alleate, dall'altro insiste, con a lui cari toni razzisti, sull'aver difeso il terreno patrio dal terribile pericolo costituito dagli "Eserciti stranieri 'di colore' (Marocchini ed Algerini sulle Alpi, 'Negri' della 92a Dov. Americana in Garfagnana)". Argomenti, come si vede, tra loro trasparentemente contraddittori. Fatto sta che Graziani venne sì condannato a 19 anni di carcere, ma già nel '50 era uscito per amnistia. Qui sono presenti diverse grandi fotografie risalenti a quel periodo (alcune delle quali hanno al verso un commento autografo di pugno del Generale; ne spicca una, di tono davvero drammatico, presa durante un discorso pubblico tenuto probabilmente in Germania, con un'evidente svastica occhieggiante alle sue spalle; Graziani, il volto teso, leva un indice ammonitorio...), ma soprattutto tre lunghe, appassionate, documentatissime copie autografe (in meticolosa grafia, e inchiostro verde), firmate con sigla, delle memorie difensive consegnate alla sua difesa perché se ne potesse valere nel difficile processo. La "Memoria N o 13" riguarda Il mio telegramma al M.llo Keitel (il comandante in capo della Wehrmacht), e consta di quattro fitte pagine 4 o ; un'altra, intitolata I Decreti , consta di dieci pagine 4 o e riporta ampi stralci dalla legislazione militare della R.S.I.; la più scottante è infine la Memoria circa la natura dello schieramento della "Armata Ligure" , undici pagine 4 o (con brevi inserti dattiloscritti), che si sofferma con moltissimi dettagli, appunto, sulla questione cruciale della destinazione dello schieramento delle forze al suo comando. Importantissima raccolta di fonti, insomma, per la ricostruzione del periodo più oscuro della nostra storia. (3)

Auktionsarchiv: Los-Nr. 495
Auktion:
Datum:
Auktionshaus:
Beschreibung:

GRAZIANI, Rodolfo (1882-1955). Siamo nel 1945. La guerra è appena finita. Tra gli "sconfitti", prigionieri talora illustri e sempre "scomodi" che il nuovo Stato democratico ha il problema di gestire, c'è il generalissimo di Mussolini, l'ex genocida dell'Africa Orientale, che durante la R.S.I. si era distinto, dopo essere caduto in disgrazia (nel '40, per i rovesci subiti in Cirenaica di fronte agli inglesi di Montgomery) per lo zelo collaborativo con le truppe naziste, e di conseguenza era assurto rapidamente ai massimi gradi della Repubblica (finì Ministro della Difesa). Durante il processo, il solerte militare scrisse una quantità di memorie difensive, nelle quali precisava un gran numero di particolari, soprattutto relativi allo schieramento delle forze armate da lui comandate. Graziani insiste sull'orientamento difensivo di tali forze, cioè sul loro schieramento (per esempio fra Liguria e Piemonte) per far fronte a eventuali attacchi dalla Francia, da parte delle truppe angloamericane sbarcate nel '44. È evidente il nodo della questione: dimostrare l'importanza di tali (improbabili) compiti difensivi avrebbe smontato le tesi dell'accusa, che puntava l'indice, invece, sulla ben più grave collaborazione dei repubblichini con le SS nella repressione delle forze partigiane. Graziani da un lato contesta vivacemente l'assimilabilità di queste ultime alle altre forze armate alleate, dall'altro insiste, con a lui cari toni razzisti, sull'aver difeso il terreno patrio dal terribile pericolo costituito dagli "Eserciti stranieri 'di colore' (Marocchini ed Algerini sulle Alpi, 'Negri' della 92a Dov. Americana in Garfagnana)". Argomenti, come si vede, tra loro trasparentemente contraddittori. Fatto sta che Graziani venne sì condannato a 19 anni di carcere, ma già nel '50 era uscito per amnistia. Qui sono presenti diverse grandi fotografie risalenti a quel periodo (alcune delle quali hanno al verso un commento autografo di pugno del Generale; ne spicca una, di tono davvero drammatico, presa durante un discorso pubblico tenuto probabilmente in Germania, con un'evidente svastica occhieggiante alle sue spalle; Graziani, il volto teso, leva un indice ammonitorio...), ma soprattutto tre lunghe, appassionate, documentatissime copie autografe (in meticolosa grafia, e inchiostro verde), firmate con sigla, delle memorie difensive consegnate alla sua difesa perché se ne potesse valere nel difficile processo. La "Memoria N o 13" riguarda Il mio telegramma al M.llo Keitel (il comandante in capo della Wehrmacht), e consta di quattro fitte pagine 4 o ; un'altra, intitolata I Decreti , consta di dieci pagine 4 o e riporta ampi stralci dalla legislazione militare della R.S.I.; la più scottante è infine la Memoria circa la natura dello schieramento della "Armata Ligure" , undici pagine 4 o (con brevi inserti dattiloscritti), che si sofferma con moltissimi dettagli, appunto, sulla questione cruciale della destinazione dello schieramento delle forze al suo comando. Importantissima raccolta di fonti, insomma, per la ricostruzione del periodo più oscuro della nostra storia. (3)

Auktionsarchiv: Los-Nr. 495
Auktion:
Datum:
Auktionshaus:
LotSearch ausprobieren

Testen Sie LotSearch und seine Premium-Features 7 Tage - ohne Kosten!

  • Auktionssuche und Bieten
  • Preisdatenbank und Analysen
  • Individuelle automatische Suchaufträge
Jetzt einen Suchauftrag anlegen!

Lassen Sie sich automatisch über neue Objekte in kommenden Auktionen benachrichtigen.

Suchauftrag anlegen