3 pochoirs. mm 208x145; 275x180 cad. Firmati e datati in basso a destra. Ognuno reca in basso il titolo seguito da dei versi. Rispettivamente numerati: Pl. I, III, VII. Edizione di 300 esemplari. Il periodico illustrato “Mode et manieres d’aujourd’hui”, assieme al “Journal des Dame et des Modes” e alla “Gazette du Bon Ton”, fu una delle pubblicazioni di moda a maggior tasso di innovazione e sofisticazione che fossero prodotte in Francia nel periodo Déco, potendo vantare prestigiose collaborazioni con artisti capaci di realizzare favolose immagini colorate a pochoir. Tale tecnica grafica di origine giapponese, eseguita a mano, consentiva di dipingere in serie disegni già stampati grazie a sottili lamine di zinco usate come “mascherine” (una per ogni colore). Nell’immaginario collettivo a questa rivista francese, tirata in sole 300 copie, resta legato soprattutto il nome del sommo illustratore George Barbier, a cui si deve tra l’altro la celeberrima immagine della pantera nera simbolo della maison Cartier. A lui nel 2008 il Museo Fortuny di Venezia ha dedicato una pregevole esposizione che ben ne sottolineava l’estrema versatilità professionale, la dimestichezza con le tecniche più svariate, i legami con le avanguardie, la “polifonia” creativa che lo vide artefice anche di abiti di moda, costumi teatrali, ventagli, gioielli, tessuti e molto altro. Cfr. S. Alligo, Modes et manières d'aujourd'hui, introduzione di G. Ercoli, Torino 2011. Ottima conservazione.
3 pochoirs. mm 208x145; 275x180 cad. Firmati e datati in basso a destra. Ognuno reca in basso il titolo seguito da dei versi. Rispettivamente numerati: Pl. I, III, VII. Edizione di 300 esemplari. Il periodico illustrato “Mode et manieres d’aujourd’hui”, assieme al “Journal des Dame et des Modes” e alla “Gazette du Bon Ton”, fu una delle pubblicazioni di moda a maggior tasso di innovazione e sofisticazione che fossero prodotte in Francia nel periodo Déco, potendo vantare prestigiose collaborazioni con artisti capaci di realizzare favolose immagini colorate a pochoir. Tale tecnica grafica di origine giapponese, eseguita a mano, consentiva di dipingere in serie disegni già stampati grazie a sottili lamine di zinco usate come “mascherine” (una per ogni colore). Nell’immaginario collettivo a questa rivista francese, tirata in sole 300 copie, resta legato soprattutto il nome del sommo illustratore George Barbier, a cui si deve tra l’altro la celeberrima immagine della pantera nera simbolo della maison Cartier. A lui nel 2008 il Museo Fortuny di Venezia ha dedicato una pregevole esposizione che ben ne sottolineava l’estrema versatilità professionale, la dimestichezza con le tecniche più svariate, i legami con le avanguardie, la “polifonia” creativa che lo vide artefice anche di abiti di moda, costumi teatrali, ventagli, gioielli, tessuti e molto altro. Cfr. S. Alligo, Modes et manières d'aujourd'hui, introduzione di G. Ercoli, Torino 2011. Ottima conservazione.
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