GALILEI, Galileo. Discorsi e dimostrazioni matematiche, intorno a due nuove scienze attenenti alla Mecanica & i Movimenti Locali . Leida: Elzevier, 1638. Legato con De Proportionum Instrumento a se invento . Strasburgo: Caroli Kiefferi, 1613. 4°. Marca tipografica al frontespizio della prima opera, diagrammi e schemi in entrambi i volumi, testate e fregi tipografici calcografici (difetti restaurati al margine inferiore delle prime 14 carte nella prima opera con lievi perdite, la seconda opera con carte brunite.) Legatura coeva in vitello spugnato con cornici dorate ai piatti, dorso a cinque nervi (restauri alle cerniere e alle cuffie). Ex libris al frontespizio Bibliotheca Colbertina. RARISSIMO INSIEME DI DUE RICERCATE PRIME EDIZIONI di Galilei, in esemplare di illustre provenienza: la biblioteca di Jean Baptiste Colbert (1619-1683), il famoso Ministro delle Finanze di Luigi XIV, illustre bibliofilo, la cui biblioteca venne dispersa dopo la sua morte nel 1728. Tutte le ricerche di Galilei sul moto, che aveva intrapreso da 43 anni, confluirono nei famosi e immortali Discorsi e dimostrazioni matematiche . L'opera era pronta sin da 1634 e, dopo vari tentativi di stampa, profittando di una visita in Arcetri di L.Elzeviro, si decise a farli stampare a Leida (1638) dedicandoli al Conte de Noailles. È il capolavoro di Galileo e, insieme con le scoperte celesti, lo colloca ai primi posti tra i rinnovatori della scienza e del metodo scientifico. Il De proportionum instrumentum è un'opera estremamente rara ed importante; in essa fu stampata per la prima volta l'immagine del compasso. Galileo, fin dal 1597, perfezionando uno strumento ideato dal marchese Dal Monte, si era occupato della costruzione del compasso ed i suoi studi erano stati pubblicati nel 1606 nell'opera Le operazioni del compasso geometrico e militare ; qui Galilei illustrava, servendosi di numerosi grafici, le operazioni che potevano essere compiute dal suo compasso e quelle rese possibili dalla combinazione del compasso col quadrante. Il testo veniva con ogni probabilità venduto o fornito insieme ad un esemplare dello strumento. Ciò spiega perchè non vi si trovi incisa l'immagine dello strumento, che sarà invece inserita nell'edizione latina del trattato curata da Matthias Bernegger (1582-1640) nel 1613. Il catalogo della bibliotehca colbertina ( Bibliothecae Colbertinae , Parigi: G.Martin, F.Montalant, 1728) riporta nel secondo tomo al n.10182, p.742, il presente esemplare, inserito all'interno della sezione di Mathematica della classe di Scientiae et Artes. Riccardi I, p.515 n.12/1 e 506 n [ma con data errata, 1612 invece che 1613].
GALILEI, Galileo. Discorsi e dimostrazioni matematiche, intorno a due nuove scienze attenenti alla Mecanica & i Movimenti Locali . Leida: Elzevier, 1638. Legato con De Proportionum Instrumento a se invento . Strasburgo: Caroli Kiefferi, 1613. 4°. Marca tipografica al frontespizio della prima opera, diagrammi e schemi in entrambi i volumi, testate e fregi tipografici calcografici (difetti restaurati al margine inferiore delle prime 14 carte nella prima opera con lievi perdite, la seconda opera con carte brunite.) Legatura coeva in vitello spugnato con cornici dorate ai piatti, dorso a cinque nervi (restauri alle cerniere e alle cuffie). Ex libris al frontespizio Bibliotheca Colbertina. RARISSIMO INSIEME DI DUE RICERCATE PRIME EDIZIONI di Galilei, in esemplare di illustre provenienza: la biblioteca di Jean Baptiste Colbert (1619-1683), il famoso Ministro delle Finanze di Luigi XIV, illustre bibliofilo, la cui biblioteca venne dispersa dopo la sua morte nel 1728. Tutte le ricerche di Galilei sul moto, che aveva intrapreso da 43 anni, confluirono nei famosi e immortali Discorsi e dimostrazioni matematiche . L'opera era pronta sin da 1634 e, dopo vari tentativi di stampa, profittando di una visita in Arcetri di L.Elzeviro, si decise a farli stampare a Leida (1638) dedicandoli al Conte de Noailles. È il capolavoro di Galileo e, insieme con le scoperte celesti, lo colloca ai primi posti tra i rinnovatori della scienza e del metodo scientifico. Il De proportionum instrumentum è un'opera estremamente rara ed importante; in essa fu stampata per la prima volta l'immagine del compasso. Galileo, fin dal 1597, perfezionando uno strumento ideato dal marchese Dal Monte, si era occupato della costruzione del compasso ed i suoi studi erano stati pubblicati nel 1606 nell'opera Le operazioni del compasso geometrico e militare ; qui Galilei illustrava, servendosi di numerosi grafici, le operazioni che potevano essere compiute dal suo compasso e quelle rese possibili dalla combinazione del compasso col quadrante. Il testo veniva con ogni probabilità venduto o fornito insieme ad un esemplare dello strumento. Ciò spiega perchè non vi si trovi incisa l'immagine dello strumento, che sarà invece inserita nell'edizione latina del trattato curata da Matthias Bernegger (1582-1640) nel 1613. Il catalogo della bibliotehca colbertina ( Bibliothecae Colbertinae , Parigi: G.Martin, F.Montalant, 1728) riporta nel secondo tomo al n.10182, p.742, il presente esemplare, inserito all'interno della sezione di Mathematica della classe di Scientiae et Artes. Riccardi I, p.515 n.12/1 e 506 n [ma con data errata, 1612 invece che 1613].
Try LotSearch and its premium features for 7 days - without any costs!
Be notified automatically about new items in upcoming auctions.
Create an alert