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Auction archive: Lot number 55

Emilio Greco Ritorno di Ulisse

Estimate
€25,000 - €35,000
ca. US$27,643 - US$38,701
Price realised:
n. a.
Auction archive: Lot number 55

Emilio Greco Ritorno di Ulisse

Estimate
€25,000 - €35,000
ca. US$27,643 - US$38,701
Price realised:
n. a.
Beschreibung:

Emilio Greco Ritorno di Ulisse Firma e data incisa Emilio Greco Roma 1965 in basso a destra Scultura in bronzo applicata su supporto in legno cm 125x106x16 Eseguita nel 1965 Dedica in basso a destra Bibliografia: Il palazzo e la collezione d'arte della Tirrenia, a cura di Nicola Spinosa, Electa Napoli, Napoli 2001, pagina 105, n. 54 (illustrata) _____ L’incisiva e raccolta collezione di sculture della Collezione Tirrenia possiede il medesimo “spirito marino” che pervade gran parte dei quadri, dove i titoli, i temi e le suggestioni, rimandano costantemente al mondo del mare, ai suoi miti e alle sue leggende. Emilio Greco sviluppa, sin dai suoi esordi, una linea espressiva che, muovendosi dalla tradizione classica, si arricchisce man mano di cadenze linguistiche proprie di alcuni scultori del Novecento come Martini e Manzù. Il grande bassorilievo Ritorno di Ulisse è sicuramente il capolavoro della collezione di sculture, nel quale il famosissimo tema viene trattato con l’eleganza di un modello arcaico. La ricerca di Greco conduce alla conquista di una plasticità integra, senza fratture e al tempo stesso duttile e malleabile al sentimento della nostalgia e della bellezza. In quest’opera lo scultore, affollando la scena di personaggi che si scagliano secondo la creazione di linee sinuose, riesce a modulare con grande eleganza l’incastro dei corpi. Una serie di disegni inediti, relativi a quest’opera, chiarisce come l’artista sentisse l’esigenza di rappresentare dei volumi puri che trasmutassero l’uno nell’altro con fluidità e, al tempo stesso, di isolare ognuno dei personaggi in modo tale che fossero singolarmente caratterizzati. L’accasciamento di Ulisse, l’emozione della nutrice e la tensione della carne sono inserite all’interno di uno sfondo creato con soggetti ai quali viene preclusa la possibilità di comprendere il valore dell’agnizione in atto nella scena principale. Lo spazio è infatti annullato dal pathos che scaturisce dall’incontro fra i protagonisti, così come risulta esclusa la profondità, che viene sostituita da un’ intensa carica emotiva e poetica. Emilio Greco nasce a Catania l'11 ottobre 1913. Tra i primi successi ricordiamo il suo ingresso nel 1947 a Villa Massimo, dove risiedevano artisti come Leoncillo, Guttuso e Mazzacurati. Qui prepara la mostra per la Galleria del Secolo realizzata nel 1948, con una prefazione in catalogo di Fortunato Bellonz. Nello stesso anno, l’artista prende parte alla mostra sulle olimpiadi, tenutasi a Londra al Victoria and Albert Museum. Successivamente, nel 1949, Emilio Greco partecipa alla grande mostra Arte italiana del ventesimo secolo, curata da Alfred Barr nel Museum of Modern Art di New York e, nello stesso periodo, la Tate Gallery di Londra acquisisce l’opera Donna seduta. Nel 1965 Greco vince il prestigioso Gran Premio di Scultura alla XXVIII Biennale di Venezia, con l’opera Grande Bagnante N. 1 e nel 1962 viene incaricato di scolpire le porte del duomo d'Orvieto, alle quali lavorerà nei tre anni successivi. Con una grande mostra antologica a lui dedicata nel 1971, Greco espone presso Palazzo dei Diamanti di Ferrara; la stessa mostra verrà poi trasferita a Tokyo, al Modern Fine Arts Museum di Kobe, a Yamaguchi e a Hiroshima. Sempre in Giappone, lo scultore inaugura nel 1973 un’esposizione permanente, il Greco Garden, nell’Hakone Open Air Museum. Tra il 1979 e il 1980, l’artista espone al Museo dell’Ermitage di Leningrado e al Museo Puskin di Mosca. Gli anni ’80 vedono lo scultore protagonista di una serie di grandi antologiche tra cui quella al Palazzo Papale di Orvieto, al Castello Ursino di Catania, al Castel Sant’Angelo di Roma e infine a Firenze negli spazi di Palazzo Pitti. A lui sono dedicati due musei: quello di Orvieto, che raccoglie le testimonianze più importanti del suo lavoro, e quello di Catania, inaugurato nel 1994. Il grande scultore muore a Roma nel 1995.

Auction archive: Lot number 55
Auction:
Datum:
24 May 2017
Auction house:
Casa d'Aste Blindarte
Via Caio Duilio 4d/10
80125 Napoli
Italy
info@blindarte.com
+39 081 2395261
+39 081 5935042
Beschreibung:

Emilio Greco Ritorno di Ulisse Firma e data incisa Emilio Greco Roma 1965 in basso a destra Scultura in bronzo applicata su supporto in legno cm 125x106x16 Eseguita nel 1965 Dedica in basso a destra Bibliografia: Il palazzo e la collezione d'arte della Tirrenia, a cura di Nicola Spinosa, Electa Napoli, Napoli 2001, pagina 105, n. 54 (illustrata) _____ L’incisiva e raccolta collezione di sculture della Collezione Tirrenia possiede il medesimo “spirito marino” che pervade gran parte dei quadri, dove i titoli, i temi e le suggestioni, rimandano costantemente al mondo del mare, ai suoi miti e alle sue leggende. Emilio Greco sviluppa, sin dai suoi esordi, una linea espressiva che, muovendosi dalla tradizione classica, si arricchisce man mano di cadenze linguistiche proprie di alcuni scultori del Novecento come Martini e Manzù. Il grande bassorilievo Ritorno di Ulisse è sicuramente il capolavoro della collezione di sculture, nel quale il famosissimo tema viene trattato con l’eleganza di un modello arcaico. La ricerca di Greco conduce alla conquista di una plasticità integra, senza fratture e al tempo stesso duttile e malleabile al sentimento della nostalgia e della bellezza. In quest’opera lo scultore, affollando la scena di personaggi che si scagliano secondo la creazione di linee sinuose, riesce a modulare con grande eleganza l’incastro dei corpi. Una serie di disegni inediti, relativi a quest’opera, chiarisce come l’artista sentisse l’esigenza di rappresentare dei volumi puri che trasmutassero l’uno nell’altro con fluidità e, al tempo stesso, di isolare ognuno dei personaggi in modo tale che fossero singolarmente caratterizzati. L’accasciamento di Ulisse, l’emozione della nutrice e la tensione della carne sono inserite all’interno di uno sfondo creato con soggetti ai quali viene preclusa la possibilità di comprendere il valore dell’agnizione in atto nella scena principale. Lo spazio è infatti annullato dal pathos che scaturisce dall’incontro fra i protagonisti, così come risulta esclusa la profondità, che viene sostituita da un’ intensa carica emotiva e poetica. Emilio Greco nasce a Catania l'11 ottobre 1913. Tra i primi successi ricordiamo il suo ingresso nel 1947 a Villa Massimo, dove risiedevano artisti come Leoncillo, Guttuso e Mazzacurati. Qui prepara la mostra per la Galleria del Secolo realizzata nel 1948, con una prefazione in catalogo di Fortunato Bellonz. Nello stesso anno, l’artista prende parte alla mostra sulle olimpiadi, tenutasi a Londra al Victoria and Albert Museum. Successivamente, nel 1949, Emilio Greco partecipa alla grande mostra Arte italiana del ventesimo secolo, curata da Alfred Barr nel Museum of Modern Art di New York e, nello stesso periodo, la Tate Gallery di Londra acquisisce l’opera Donna seduta. Nel 1965 Greco vince il prestigioso Gran Premio di Scultura alla XXVIII Biennale di Venezia, con l’opera Grande Bagnante N. 1 e nel 1962 viene incaricato di scolpire le porte del duomo d'Orvieto, alle quali lavorerà nei tre anni successivi. Con una grande mostra antologica a lui dedicata nel 1971, Greco espone presso Palazzo dei Diamanti di Ferrara; la stessa mostra verrà poi trasferita a Tokyo, al Modern Fine Arts Museum di Kobe, a Yamaguchi e a Hiroshima. Sempre in Giappone, lo scultore inaugura nel 1973 un’esposizione permanente, il Greco Garden, nell’Hakone Open Air Museum. Tra il 1979 e il 1980, l’artista espone al Museo dell’Ermitage di Leningrado e al Museo Puskin di Mosca. Gli anni ’80 vedono lo scultore protagonista di una serie di grandi antologiche tra cui quella al Palazzo Papale di Orvieto, al Castello Ursino di Catania, al Castel Sant’Angelo di Roma e infine a Firenze negli spazi di Palazzo Pitti. A lui sono dedicati due musei: quello di Orvieto, che raccoglie le testimonianze più importanti del suo lavoro, e quello di Catania, inaugurato nel 1994. Il grande scultore muore a Roma nel 1995.

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Auction:
Datum:
24 May 2017
Auction house:
Casa d'Aste Blindarte
Via Caio Duilio 4d/10
80125 Napoli
Italy
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