Elisabetta Sirani (Bologna 1638 - 1665) Gesù bambino benedicente con putti Olio su tela Il dipinto è nella sua tela d'origine Blessing Jesus with cherubs Oil on canvas The painting is in perfect condition and in its original canvas 79 x 104 cm L'opera è corredata da uno studio del Professore Michele Danieli Elisabetta è la primogenita di Margherita e Giovanni Andrea Sirani pittore bolognese di fama e assistente di Guido Reni Sin da giovane, Elisabetta studia presso il padre, e già a diciassette anni licenzia le sue prime opere. La sua prima attività di produzione è dedicata a piccole opere per la devozione domestica e ben presto diviene nota per la grazia e l’eleganza delle sue rappresentazioni sacre, specie Madonne, oppure di eroine bibliche o letterarie. Elisabetta eseguì in pubblico, davanti ai suoi committenti, tra membri della famiglia Medici, i ritratti della duchessa di Parma e quella di Baviera, secondo la moda dell’epoca e per allontanare le dicerie che che non fosse lei la vera autrice di tali capolavori. Alla produzione pittorica associa anche apprezzate incisioni all'acquaforte, usando i disegni dei suoi dipinti. Elisabetta Sirani fa parte dell’elite artistica femminile tra Cinque e Seicento assieme a Lavinia Fontana figlia di Prospero, la romana Artemisia Gentileschi figlia di Orazio e la veneziana Marietta Robusti, figlia del Tintoretto. Nelle sue opere si denotano le influenze paterne, il morbido classicismo di Guido Reni e la dolcezza di Raffaello, anche se è indubbio essa abbia un linguaggio pittorico elevato e autonomo, composto da un ovattato naturalismo, con una componente veneta e con certi risultati che ricordano il nitore “metallico” di talune opere del Guercino
Elisabetta Sirani (Bologna 1638 - 1665) Gesù bambino benedicente con putti Olio su tela Il dipinto è nella sua tela d'origine Blessing Jesus with cherubs Oil on canvas The painting is in perfect condition and in its original canvas 79 x 104 cm L'opera è corredata da uno studio del Professore Michele Danieli Elisabetta è la primogenita di Margherita e Giovanni Andrea Sirani pittore bolognese di fama e assistente di Guido Reni Sin da giovane, Elisabetta studia presso il padre, e già a diciassette anni licenzia le sue prime opere. La sua prima attività di produzione è dedicata a piccole opere per la devozione domestica e ben presto diviene nota per la grazia e l’eleganza delle sue rappresentazioni sacre, specie Madonne, oppure di eroine bibliche o letterarie. Elisabetta eseguì in pubblico, davanti ai suoi committenti, tra membri della famiglia Medici, i ritratti della duchessa di Parma e quella di Baviera, secondo la moda dell’epoca e per allontanare le dicerie che che non fosse lei la vera autrice di tali capolavori. Alla produzione pittorica associa anche apprezzate incisioni all'acquaforte, usando i disegni dei suoi dipinti. Elisabetta Sirani fa parte dell’elite artistica femminile tra Cinque e Seicento assieme a Lavinia Fontana figlia di Prospero, la romana Artemisia Gentileschi figlia di Orazio e la veneziana Marietta Robusti, figlia del Tintoretto. Nelle sue opere si denotano le influenze paterne, il morbido classicismo di Guido Reni e la dolcezza di Raffaello, anche se è indubbio essa abbia un linguaggio pittorico elevato e autonomo, composto da un ovattato naturalismo, con una componente veneta e con certi risultati che ricordano il nitore “metallico” di talune opere del Guercino
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