Auktionsarchiv: Los-Nr. 64

DIPINTO MARIA MADDALENA DI BENEDETTO LUTI

Schätzpreis
Zuschlagspreis:
n. a.
Auktionsarchiv: Los-Nr. 64

DIPINTO MARIA MADDALENA DI BENEDETTO LUTI

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Beschreibung:

BENEDETTO LUTI (Firenze 1666 - Roma 1724) PAESAGGIO CON MARIA MADDALENA Olio su tela ottagonale, cm. 75 x 52 PROVENIENZA Collezione privata romana Il dipinto ha una relazione con il medesimo soggetto realizzato da Benedetto Luti presumibilmente tra la fine del XVII secolo ed il 1715 c.a. Le due versioni note si trovano rispettivamente a Puskin, Tsarkoye Selo, Palazzo di Caterina e nella Fondazione Roma. L'esistenza di una incisione di Nicolas Dauphin de Beauvais, di un dipinto di Miguel Jacinto Menedez ubicato all'Ermitage e di un'acquasantiera di Giovanni Giardini tutti raffiguranti il soggetto derivante dal prototipo del Luti, costituiscono testimonianza dell'interesse che l'opera ha suscitato presso artisti nel corso del tempo (Rodolfo Maffeis, Benedetto Luti l'ultimo maestro, Firenze 2012, pp. 229 - 232) Il dipinto in esame, di formato ottagonale, vista la scioltezza pittorica, il tocco rapido, i pentimenti piuttosto evidenti nella mano aperta, l'assenza dei putti e del libro si può definire un bozzetto preparatorio per la versione Puskin. Inoltre la presenza della croce, elemento assente nelle altre versioni note, confermerebbe una iniziale idea del soggetto CONDIZIONI DEL DIPINTO Rintelo ottocentesco. Due Piccoli punti di restauro a destra, punti di restauro datati sul ginocchio. Il dipinto è in buono stato di conservazione CORNICE Cornice S. Rosa in legno dorato, con bordi a palmette e nastrino con cantonali a motivi vegetali, del XVIII secolo

Auktionsarchiv: Los-Nr. 64
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BENEDETTO LUTI (Firenze 1666 - Roma 1724) PAESAGGIO CON MARIA MADDALENA Olio su tela ottagonale, cm. 75 x 52 PROVENIENZA Collezione privata romana Il dipinto ha una relazione con il medesimo soggetto realizzato da Benedetto Luti presumibilmente tra la fine del XVII secolo ed il 1715 c.a. Le due versioni note si trovano rispettivamente a Puskin, Tsarkoye Selo, Palazzo di Caterina e nella Fondazione Roma. L'esistenza di una incisione di Nicolas Dauphin de Beauvais, di un dipinto di Miguel Jacinto Menedez ubicato all'Ermitage e di un'acquasantiera di Giovanni Giardini tutti raffiguranti il soggetto derivante dal prototipo del Luti, costituiscono testimonianza dell'interesse che l'opera ha suscitato presso artisti nel corso del tempo (Rodolfo Maffeis, Benedetto Luti l'ultimo maestro, Firenze 2012, pp. 229 - 232) Il dipinto in esame, di formato ottagonale, vista la scioltezza pittorica, il tocco rapido, i pentimenti piuttosto evidenti nella mano aperta, l'assenza dei putti e del libro si può definire un bozzetto preparatorio per la versione Puskin. Inoltre la presenza della croce, elemento assente nelle altre versioni note, confermerebbe una iniziale idea del soggetto CONDIZIONI DEL DIPINTO Rintelo ottocentesco. Due Piccoli punti di restauro a destra, punti di restauro datati sul ginocchio. Il dipinto è in buono stato di conservazione CORNICE Cornice S. Rosa in legno dorato, con bordi a palmette e nastrino con cantonali a motivi vegetali, del XVIII secolo

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