Beschreibung:

Dante Alighieri. La Divina Comedia di Dante di nuovo alla sua vera lettione ridotta con lo aiuto di molti antichissimi esemplari. Venezia, Gabriel Giolito de' Ferrari e fratelli, 1555. In-12° (mm 134x74). Segnatura: *12 **6 A-Z12 AA-BB12. [36] 598, [2]. Carattere corsivo e romano. Richiami a stampa lungo i margini. Marca tipografica incisa su legno al frontespizio; una variante di questa marca al verso dell'ultima carta. Al verso della carta *5 ritratto silografico di Dante entro medaglione ovale. Illustrato da 12 legni su 2/3 di pagina, che si richiamano, alle silografie eseguite per la Commedia stampata Marcolini nel 1544. Iniziali silografiche ornate. Legatura settecentesca in pergamena su piatti in cartone, titolo manoscritto al dorso. Esemplare in buono stato di conservazione: piccolo restauro all'angolo inferiore bianco del frontespizio, lieve gora alle ultime carte; qualche piccolo foro di tarlo lungo il margine superiore bianco di alcune carte. Esemplare di illustre provenienza con timbro di Walter Ashburner (1864-1936; timbro con leggere abrasioni), grande bibliofilo, professore ad Oxford e co-fondatore del British Institute di Firenze. Ex-libris di Francesco Verlicchi al contropiatto anteriore. Edizione tra le più rare ed eleganti del XVI secolo del poema dantesco;la prima in cui la Commedia è designata, nel titolo, con l'aggettivo 'Divina'. Il testo è preceduto dalla dedica a Coriolano Martirano, da un sonetto del Boccaccio con il ritratto del poeta fiorentino, dalla biografia redatta da Lodovico Dolce (1508-1568), dal dizionario dei vocaboli più oscuri, e in ne dall'indice delle 'apostille' stampate lungo i margini. Benché Dante fosse già da tempo chiamato Divino, l'introduzione del titolo definitivo del poema - Divina Commedia - si deve al Dolce, che compose le chiose di questa edizione, mai più ristampata da Giolito. Della presente stampa sono note due tirature che presentano rilevanti varianti nei fregi e nella impaginazione del testo e che sono facilmente riconoscibili dalla presenza - come nel caso dell'esemplare qui descritto - delle note tipografiche al frontespizio, o dalla loro assenza. "Dei due che ne possiede la Palatina, uno ha questo di singolare, che per le prime sei facce il numero delle linee non è lo stesso, né sono gl'istessi que' orami, quelle iniziali e quelle vignette che vedonsi dal principio no al canto XVI dell'Inferno (fac. 87)". De Batines II, 90-91; Mambelli, 39; Bongi, 475-76; Adams D,101. 12° (134x74 mm). Collation: *12, **6, A-Z12, AA-BB12. [36], 598, [2] pages. Italic and roman type. On the title-page and on the verso of the last leaf woodcut printer's device. Woodcut medallion portrait of Dante on fol. *5v; twelve woodcuts in text, mostly smaller copies of the woodcuts in the Marcolini edition of 1544. Woodcut initials and headpieces. Woodcut initials. 18th-century vellum over pasteboards, ink title on the spine. Fine copy, small restoration to the title-page, light waterstain to the final leaves; wormholes to the upper margin of some leaves not affecting the text. On the title-page ownership stamp Walter Ashburner (1864-1936; stamp slightly abraded). On the front pastedown ex-libris di Francesco Verlicchi. One of rearest edition of the Commedia printed in 16th-Century, the first with the adjective 'Divina'. The dedication to Coriolano Martirano, a sonnet by Boccaccio, the biography of Dante by Lodovico Dolce, a dictionary of "vocaboli più oscuri" and the Index of marginal notes (apostille) preceed the Commedia. The introduction of the adjective Divine is due to Lodovico Dolce, author of the commentary printed in this edition and never reprinted by Giolito. The copy belongs to issue with typhographical notes on the title-page. De Batines II, 90-91; Mambelli, 39; Bongi, 475-76; Adams D,101.