BEMBO. Prose. nelle quali si ragiona della volgar lingua. BEMBO, Pietro. Prose. nelle quali si ragiona della volgar lingua. Venezia: Giovanni Tacuino, 1525, Con priuilegio di Papa Clemente, et del Senato di questa Città. Folio. 295x205 mm. Legatura in piena pergamena. Carte 95, errori nella numerazione. Elegante frontespizio con titolo epigrafico, spazi per capilettera con letterine guida, carattere romano. Velatura su qualche pagina per il resto bell’esemplare con ampi margini. Prima Edizione di questo fondamentale trattato sul volgare toscano, uscita sotto il diretto controllo dell'autore per mano del fidato Cola Bruno. Monumento alla lingua fiorentina-italiana, le Prose rappresentano il testo più significativo nella storia della lingua italiana, insieme ai Promessi Sposi. In forma dialogica, Bembo affronta l'arduo dibattito intorno al volgare italiano maturato nei primi decenni del XVI secolo, proponendo e imponendo alla sua come alle successive generazioni, la soluzione per lui più congeniale: il fiorentino illustre di Petrarca e Boccaccio, rispettivamente per la poesia e la prosa. Questo nostro esemplare è da considerarsi la vera prima edizione. Si distingue dalla quasi identica edizione contraffatta per le seguenti caratteristiche: carta con filigrana “Cappello cardinalizio sormontato da una croce”; errore di stampa 'altre' su G6r (pagina 42), corretto da nota manoscritta “arte” sul margine, forse di mano dello stesso Bembo; colophon con errore ortografico 'le stampino' non 'la stampino'. Nonostante l'avvertimento nel colophon del privilegio decennale per questo testo, lo stesso anno fu prodotta un'edizione contraffatta. Edit16 CNCE 62770. Gamba, 136; Edit16 CNCE 4997. British Museum Library, Italian, p. 81.
BEMBO. Prose. nelle quali si ragiona della volgar lingua. BEMBO, Pietro. Prose. nelle quali si ragiona della volgar lingua. Venezia: Giovanni Tacuino, 1525, Con priuilegio di Papa Clemente, et del Senato di questa Città. Folio. 295x205 mm. Legatura in piena pergamena. Carte 95, errori nella numerazione. Elegante frontespizio con titolo epigrafico, spazi per capilettera con letterine guida, carattere romano. Velatura su qualche pagina per il resto bell’esemplare con ampi margini. Prima Edizione di questo fondamentale trattato sul volgare toscano, uscita sotto il diretto controllo dell'autore per mano del fidato Cola Bruno. Monumento alla lingua fiorentina-italiana, le Prose rappresentano il testo più significativo nella storia della lingua italiana, insieme ai Promessi Sposi. In forma dialogica, Bembo affronta l'arduo dibattito intorno al volgare italiano maturato nei primi decenni del XVI secolo, proponendo e imponendo alla sua come alle successive generazioni, la soluzione per lui più congeniale: il fiorentino illustre di Petrarca e Boccaccio, rispettivamente per la poesia e la prosa. Questo nostro esemplare è da considerarsi la vera prima edizione. Si distingue dalla quasi identica edizione contraffatta per le seguenti caratteristiche: carta con filigrana “Cappello cardinalizio sormontato da una croce”; errore di stampa 'altre' su G6r (pagina 42), corretto da nota manoscritta “arte” sul margine, forse di mano dello stesso Bembo; colophon con errore ortografico 'le stampino' non 'la stampino'. Nonostante l'avvertimento nel colophon del privilegio decennale per questo testo, lo stesso anno fu prodotta un'edizione contraffatta. Edit16 CNCE 62770. Gamba, 136; Edit16 CNCE 4997. British Museum Library, Italian, p. 81.
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