BECCARIA, Giambattista. Di un Ceraunografo e della Cagione de’ Tremuoti. Scritti due.Torino, G.M. Briolo, 1780 In-8vo, mm. 200x130; Carton. muta originale; pp. [2], 20, 19; 2 tavv. in rame. Ottimo esemplare, impresso su carta avana.
Rara edizione originale. La prima opera, dedicata la prima al conte Prospero Balbo per la sua laurea in giurisprudenza, descrive uno strumento sperimentato dal Beccaria per misurare numero, durata, intensità e direzione dei fulmini. La seconda, dedicata al conte Sanmartino della Motta per analoga occasione nella circostanza del terremoto bolognese, discute della causa dei terremoti e del loro effetto dirompente, che Beccaria ritiene dovuto a fenomeni di auto-combustione delle “solforate ferrigne piritimadide”, all’interno di crepacci sotterranei. Descrive infine un simulatore elettrico di terremoti, da lui messo a punto per lo studio degli effetti di questi ultimi sulle mura degli edifici. Le due tavole fuori testo raffigurano rispettivamente il Ceraunografo e il un simulatore elettrico di terremoti. Due soli esemplari censiti in Iccu. Eandi, pp. 102-5; Rossetti e Cantoni, p. 15, cita solo il primo opuscolo.
BECCARIA, Giambattista. Di un Ceraunografo e della Cagione de’ Tremuoti. Scritti due.Torino, G.M. Briolo, 1780 In-8vo, mm. 200x130; Carton. muta originale; pp. [2], 20, 19; 2 tavv. in rame. Ottimo esemplare, impresso su carta avana.
Rara edizione originale. La prima opera, dedicata la prima al conte Prospero Balbo per la sua laurea in giurisprudenza, descrive uno strumento sperimentato dal Beccaria per misurare numero, durata, intensità e direzione dei fulmini. La seconda, dedicata al conte Sanmartino della Motta per analoga occasione nella circostanza del terremoto bolognese, discute della causa dei terremoti e del loro effetto dirompente, che Beccaria ritiene dovuto a fenomeni di auto-combustione delle “solforate ferrigne piritimadide”, all’interno di crepacci sotterranei. Descrive infine un simulatore elettrico di terremoti, da lui messo a punto per lo studio degli effetti di questi ultimi sulle mura degli edifici. Le due tavole fuori testo raffigurano rispettivamente il Ceraunografo e il un simulatore elettrico di terremoti. Due soli esemplari censiti in Iccu. Eandi, pp. 102-5; Rossetti e Cantoni, p. 15, cita solo il primo opuscolo.
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