Lot 31 A Saint Roch in modelled terracotta. Tuscan sculptor, circle of Verrocchio. Florence early 16th century La figura del Santo, raffigurato nella iconografia classica con le gambe leggermente divaricate nell'atto di mostrare con la mano la piaga sulla coscia, avvolto in un mantello che gli copre le spalle e la corta veste, mostra evidenti debiti stilistici con i modi artistici di Andrea del Verrocchio (Firenze 1435 - Venezia 1488) una delle figure più importanti e poliedriche nel panorama rinascimentale della seconda metà del XV secolo. Verrocchiesco è il trattenuto senso di movimento che anima questa scultura e la minuziosa resa dei tratti del volto che imprimono una nuova naturalezza realistica ed espressiva che rendono questopera un esempio qualitativamente significativo della plastica fittile del primo cinquecento toscano. Epigono del modo interpretativo del maestro, anche se in forme più rigoriste e devote (G.Gentilini) influenzate dalle sollecitazioni savonaroliane (G.Gentilini) della Firenze di primo cinquecento è lo scultore Agnolo di Polo de Vetri (Firenze 1470 - Arezzo 1528) al cui nome accostiamo stilisticamente il nostro S.Rocco, comparandolo con quello dell'altare della cappella Spadari presso la Santissima Annunziata ad Arezzo eseguito dall'artista nel 1526. Altezza cm 108 Cfr.: - A. Bellandi. Terracotte dipinte e rilievi in stucco del Rinascimento ad Arezzo. In Atti e Memorie dell'Accademia Petrarca di Lettere, Arti e Scuenze di Arezzo n.s. - LVI (1994) Arezzo 1995 p.p. 375-430 - L. Lorenzi. Agnolo di Polo. Scultura in terracotta dipinta nella Firenze di fine Quattrocento Belriguardo Ed. 1998
Lot 31 A Saint Roch in modelled terracotta. Tuscan sculptor, circle of Verrocchio. Florence early 16th century La figura del Santo, raffigurato nella iconografia classica con le gambe leggermente divaricate nell'atto di mostrare con la mano la piaga sulla coscia, avvolto in un mantello che gli copre le spalle e la corta veste, mostra evidenti debiti stilistici con i modi artistici di Andrea del Verrocchio (Firenze 1435 - Venezia 1488) una delle figure più importanti e poliedriche nel panorama rinascimentale della seconda metà del XV secolo. Verrocchiesco è il trattenuto senso di movimento che anima questa scultura e la minuziosa resa dei tratti del volto che imprimono una nuova naturalezza realistica ed espressiva che rendono questopera un esempio qualitativamente significativo della plastica fittile del primo cinquecento toscano. Epigono del modo interpretativo del maestro, anche se in forme più rigoriste e devote (G.Gentilini) influenzate dalle sollecitazioni savonaroliane (G.Gentilini) della Firenze di primo cinquecento è lo scultore Agnolo di Polo de Vetri (Firenze 1470 - Arezzo 1528) al cui nome accostiamo stilisticamente il nostro S.Rocco, comparandolo con quello dell'altare della cappella Spadari presso la Santissima Annunziata ad Arezzo eseguito dall'artista nel 1526. Altezza cm 108 Cfr.: - A. Bellandi. Terracotte dipinte e rilievi in stucco del Rinascimento ad Arezzo. In Atti e Memorie dell'Accademia Petrarca di Lettere, Arti e Scuenze di Arezzo n.s. - LVI (1994) Arezzo 1995 p.p. 375-430 - L. Lorenzi. Agnolo di Polo. Scultura in terracotta dipinta nella Firenze di fine Quattrocento Belriguardo Ed. 1998
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